Sarà il caldo, sarà l'età ma l'ultima macchinazione diabolica del nostro "premierino" non è andata a buon fine. L'idea, per carità, aveva il solito guizzo che contraddistingue le sue trovate, ma forse la fretta, un consiglio sbagliato e tutto è andato a donne dai facili costumi.
Ecco cosa è accaduto. Un giornale (al momento non diciamo il nome) ha pubblicato delle intercettazione telefoniche di Romano Prodi. Silvio Berlusconi subito (tipo tre secondi dopo la notizia) si dimostra pienamente solidale con l'ex premier.
Facciamo un passo indietro. Qual è il nome di questo giornale? Panorama. Chi pubblica Panorama? Eh, eh...
Dunque, ricapitoliamo: Berlusconi si mostra dispiaciuto perché un giornale di sua proprietà pubblica delle intercettazioni, cosa che per lui è inaccettabile e per questo da tempo combatte una dura battaglia politica.
E, "ovviamente", non perde occasione per ribadire e dimostrare che il non pubblicare intercettazioni vada a favore di tutti e che, dunque, non ci troviamo di fronte ad una (diciamo pure l'ennesima) legge ad personam.
E già la cosa è ridicola di per sé e Silvio è subito sgamato. Ma, l'epilogo (al momento) è ancora più divertente: oltre al danno la beffa. Eh sì, Prodi infatti ha dato il suo via libera alla pubblicazione delle intercettazioni dichiarando che l'attuale legge non si deve toccare.
E tutto questo è strano perché, una delle prime dichiarazioni del Cavaliere per la nuova campagna elettorale (che ha poi vinto, come sappiamo) annuciava di infliggere pene severe ai giornalisti che pubblicavano le intercettazioni (mica ai criminali intercettati) e limitare l'uso delle stesse. Uno dei primissimi proclami! Insomma, una priorità per il Paese (?!?). Mah, a pensare male si potrebbe ritenere che ci sia qualcosa che non deve essere portato alla luce. Ma, lo sappiamo, siamo dei malpensanti...
Che poi, alla fine, le dichiarazioni di Prodi non dicevano nulla di compromettente.
Possibile mai che il colpo sia stato così goffo? Mah, vedremo la prossima volta se il premier ha perso o no la sua abilità nell'ideare "diabolici" piani.
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