lunedì, maggio 03, 2010

Lazio-Inter: le anomalie scendono in campo

Probabilmente Lazio-Inter del 2/10/2010 verrà ricordata come una delle più grosse anomalie del calcio italiano.

In breve: la Lazio è una squadra che lotta per la salvezza, l'Inter per lo scudetto. L'inter, battendo la Lazio, ha la possibilità di confermare il primo posto in classifica. E fin qui, tutto regolare se non fosse che l'altra candidata per il titolo è la Roma che, nel caso di vittoria della Lazio, si ritrova prima in classifica a due giornate dalla fine del campionato. Roma e Lazio sono rivali storiche e fra di loro c'è una fortissima rivalità, basti pensare a quanto successo in precedenza al derby. Ora, l'anomalia grossa è dovuta dall'atteggiamento dei tifosi laziali che, pur di non favorire la rivale società cittadina, tifano contro la loro stessa squadra, chiedendo ai proprio giocatori ed alla società un "sacrificio necessario". Insomma, fischi ed urla contro i giocatori laziali che osavano tirare in porta e grande esultanza ai gol subiti.
E qui ci si domanda cosa significa "tifare", che tipo di considerazione si ha dello sport. Finora abbiamo assistito a tifosi criticare la squadra in modo deciso tifando anche contro in segno di protesta, ma una situazione del genere mai e poi mai si era vista. Che il sentimento d'odio sia maggiore è palese.

Ma c'è un'ulteriore anomalia. La Lazio ha giocato quando tutte le altre partite erano terminate, in particolare Atalanta-Bologna finita 1-1. Perché è importante questa partita? Perché l'Atalanta, come la Lazio, lotta per non retrocedere e pareggiando col Bologna si è praticamente auto-condannata alla B. Il tutto a favore della Lazio.
La Lazio, quindi, ha giocato questa gara con svogliatezza e poca determinazione. Quanto questo sia voluto o meno non è possibile stabilirlo di certo, se il risultato dell'Atalanta fosse stato diverso, avrebbe affrontato la gara in altro modo. E qui c'è l'anomalia. Come mai le partite non si sono giocate in contemporanea? Certo, per i diritti televisivi, ma sfide che determinano questi equilibri (sia per la lotta allo scudetto che per la permanenza in A) non possono disputarsi a distanza di ore. Che poi l'Inter era in ogni caso favorita, su questo non ci piove. Ma sarebbe stata tutta un'altra partita.

Sulle polemiche del dopo-partita, bisogna dire che non si può di certo accusare l'Inter, bisogna però valutare la prestazione della Lazio e riflettere sulla contemporaneità delle partite, sopratutto nelle fasi finali. Non si può prendere in considerazione tale discorso solo per le ultime due giornate. A quanto già detto si deve aggiungere una seria riflessione sul tifo in Italia che, fra episodi violenti ed atteggiamenti del genere, di certo non fa onore al calcio.

© Foto: Ansa

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