Una delle serie più attese dell'anno era Nirvana di Emiliano Pagani e Daniele Caluri, i due papà di Don Zauker, pubblicata da Panini. Preso il numero zero e il numero 1 (di cui esiste anche una versione variant con "gratta e puzza" incorporato).
La serie parla di un imbroglione, tale Ramiro, che è costretto a cambiare identità (sotto la protezione della polizia) per per sfuggire alla vendetta degli scagnozzi del trafficante Carlos Ronson che è ora in carcere.
Lo scopo degli autori e dell'editore è quello di creare un nuovo Rat-Man, ma come detto già nella recensione su Comicus (doppia per l'occasione, una negativa mia, l'altra di Carlo Alberto Montori), nonostante gli ottimi disegni e le buone intenzioni, la serie non riesce nel suo intento, comicità e satira risultano grossolane e poco incisive e le situazioni, quasi surreali, non catturano il lettore.
Chissà se nei prossimi numeri i due autori riusciranno a raddrizzare la serie...
La serie parla di un imbroglione, tale Ramiro, che è costretto a cambiare identità (sotto la protezione della polizia) per per sfuggire alla vendetta degli scagnozzi del trafficante Carlos Ronson che è ora in carcere.
Lo scopo degli autori e dell'editore è quello di creare un nuovo Rat-Man, ma come detto già nella recensione su Comicus (doppia per l'occasione, una negativa mia, l'altra di Carlo Alberto Montori), nonostante gli ottimi disegni e le buone intenzioni, la serie non riesce nel suo intento, comicità e satira risultano grossolane e poco incisive e le situazioni, quasi surreali, non catturano il lettore.
Chissà se nei prossimi numeri i due autori riusciranno a raddrizzare la serie...
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