Il 3-0 subito dal Brasile da solo spazza via ogni possibile commento. L'Italia, in questa Confederation Cup, è stata una squadra inguardabile.
Eppure si era partiti bene, il secondo tempo contro gli Stati Uniti ci aveva mostrato una nazionale che aveva gioco e voglia di fare. Sembrava quasi che avesse eliminato tutte quelle brutture a cui ci aveva abituati, vincere sempre senza bel gioco. Purtroppo era un'illusione. Giocatori smarriti e senza identità (Chiellini e Toni su tutti), poche idee, difesa incerta, centrocampo nullo. Si salva solo metà attacco. Rossi ha fatto belle cose, Gilardino s'è mosso bene. Anche Quagliarella, nelle scorse partite, mi era sembrato avere qualcosa in più degli altri. Ottimo Pepe (e Grosso nelle partite in cui ha giocato). Sul resto, meglio stendere un velo pietoso.
Passare il turno con tre punti, due sconfitte e cercando di segnare un gol al Brasile (sperando nel miracolo, avvenuto, degli USA) è umiliante. Abbiamo fatto una pessima figura agli Europei con Donadoni. È tornato Lippi, ma le cose sembrano non essere cambiate. Potete considerare poco importante la Confederation Cup ma, in ogni caso, ci abbiamo rimesso la faccia.
L'aspetto positivo è che, si spera, questa sia una lezione per affrontare al meglio i Mondiali, confidando che Lippi inizi a mettere mano alla sua squadra. Speriamo bene...
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