Chiariamo subito: non ho mai letto nessun volume di Licia Trosi e, prima della conferenza di Paolo Barbieri (copertinista della serie) che ho avuto il piacere di moderare alla scorsa Mantova Comics & Games con Marco Rizzo, ero completamente a digiuno sull'argomento Cronache del Mondo Emerso. Però, la mia grande curiosità e anche una deformazione professionale verso ogni tipo di nuova pubblicazione, mi hanno spinto a comprare a scatola chiusa questo primo numero della miniserie Panini.
In realtà, il motivo è anche un altro: Roberto Recchioni, prolifico sceneggiatore (John Doe, David Murphy 911, Dylan Dog), che tra l'altro ho avuto il piacere di moderare sempre a questa a Mantova durante una conferenza su Dylan Dog.
In realtà, il motivo è anche un altro: Roberto Recchioni, prolifico sceneggiatore (John Doe, David Murphy 911, Dylan Dog), che tra l'altro ho avuto il piacere di moderare sempre a questa a Mantova durante una conferenza su Dylan Dog.
La Panini non è nuova allo sfruttamento di brand famosi per la realizzazione di miniserie, ricorderete i Vasco Rossi Comics e l'adattamento del romanzo di Ligabue "La neve se ne frega", per tacere sull'acquisto di fumetti esteri in tal senso (WOW, Prototype, etc.).
Il passo da romanzo a fumetto per un fantasy non è cosa ardua tanto che la stessa Troisi, appassionata di fumetti (manga, per la precisione), sente il media molto vicino alla sue corde.
Passando in edicola, le domande che il lettore si pone dinanzi al primo numero di questa mini (che consta di 4 uscite) sono le seguenti: che tipo di storie troverò, un adattamento, una prosecuzione della vicenda dei romanzi, avventure inedite che si inseriscono in quanto già narrato? E i numeri avranno una continuity fra loro, ovvero saranno collegati, o ogni albo è leggibile a singolarmente?
Procediamo con ordine.
Il sottotitolo "Le Nuove Avventure di Nihal" ci fa subito capire che non ci troviamo davanti ad adattamento del romanzo ma a storie inedite. Però, non troviamo una prosecuzione degli eventi già narrati ma avventure che si incasellano con gli avvenimenti dei volumi. Ulteriore precisazione: non si tratta di vere e proprie avventure piuttosto di storie introspettive che descrivono particolari stati d'animo del personaggio. Non a caso il primo numero si intitola "La Paura" mentre il secondo "La Rabbia".
La vicenda parte con Nihal che, radunate le otto antiche pietre in grado di annullare per un giorno il potere del Tiranno, si dirige verso la Grande Terra per la battaglia definitiva. E qui, sulla scia dei ricordi, la mezzelfo rivive un episodio fondamentale della sua vita quando, lasciata sola per due intere giornate nella foresta, dovette confrontarsi con la paura.
Quindi, si parte dal presente e si evoca il passato. Schema che si ripete anche nel secondo numero. Abbiamo, dunque, storie autoconclusive che però si presentano come consecutive.
Questa miniserie, in effetti, si propone come un approfondimento della saga e l'idea di base non è affatto malvagia. I fan del Mondo Emerso troveranno, quindi, pane per i loro denti.
E tutti gli altri?
Nonostante siano presenti numerosi articoli di approfondimento sulla saga, di sicuro non si può pretendere di avere lo stesso feeling dei lettori della Troisi. Però, la storia imbastita da Recchioni è perfettamente leggibile a sé e, trattando di un argomento come la paura, diventa quasi di valore universale e godibile anche per chi non ha mai seguito il fantasy originario. Inoltre, l'abilità di Recchioni come sceneggiatore rende il tutto interessante. Ovviamente non bisogna cercare qui l'autore di John Doe e David Murphy 911, Recchioni si adatta al registro che la storia impone. In fondo il fumetto si rivolge agli stessi lettori dei romanzi. Insomma, se Mogol scrivesse una canzone per Alexia non aspettatevi "Il mio canto libero".
Se non siete convinti dell'acquisto (scoraggiati anche dalle sole 24 pagine di fumetto) allora lasciate stare. Se invece vi approcciate con la mentalità giusta, potrebbe piacervi. Se siete fan della Troisi, è un prodotto che non può mancare nella vostra collezione.
Parliamo ora dei disegni e della confezione. Le 5 notevoli tavole del periodo presente sono disegnate da Gianluca Gugliotta. Non è un caso se il disegnatore sta pian piano facendo strada in Marvel: le sue tavole sono potenti, dinamiche, ben costruite e piene di personalità.
Convince un pochino meno il manga-style di Giuseppe Ferrario che, tutto sommato, propone un lavoro più che discreto.
La colorazione, la resa di stampa e la qualità dell'edizione Panini fanno il resto. Su 40 pagine, però, solo 24 di fumetto sono pochine, considerando anche che gli articoli presenti possono essere poco interessanti se già si sono letti i volumi della saga originaria.
Se volete farvi un'idea dei primi due numeri vi linko, di seguito, le anteprime presenti sul sito Panini:
1. La Paura, 2. La Rabbia
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