giovedì, ottobre 06, 2011

La mela caduta: addio a Steve Jobs

Steve Jobs è morto. Con lui  abbiamo perso un uomo che ha condizionato il mercato creando veri e propri trend destinati a sconvolgere il mercato.
Pur non inventando nulla, il computer (sdoganato e reso l'oggetto che è oggi dal suo rivale storico Bill Gates), il lettore mp3, il tablet (che è come se l'avesse inventato) e il telefonino sono tutte cose che già esistevano, è riuscito a dare una sua visione e a stravolgere interi settori di mercato costringendo gli altri produttori a seguire il suo esempio.
Ed è sempre un peccato perdere une persona del genere. Sopratutto per una malattia.

Spero, però, che non ci sia una santificazione da morto peggio che in vita.
Non ho mai capito tutti gli "adepti" Apple che inneggiavano ad ogni parola del loro "messia". Sarò strano io, ma non riesco ad essere "fan" di un marchio. Ad esempio, acquisto prodotti Microsoft, che preferisco a quelli della mela, dal 1995 ma non ho mai perso il sonno per un annuncio di Gates, né mi sono mai interessate le sorti dell'azienda.
Anche perché alcuni estremismi della Apple (specie se confrontati con la Microsoft) e alcuni atteggiamenti ultra capitalistici (più di altre aziende) non la rendono simpaticissima.
Ciò non toglie che, da libero consumatore, ragioni con la mia testa prima di acquistare una cosa e, ad esempio, ho comprato anch'io un suo prodotto (parlo di un iPad 2). E mi ci trovo bene e non lo cambierei per nulla al mondo, a parte che per un iPad 3. Semplicemente per me l'Apple è una marca come altre, non una setta a cui aderire. Acquisterò altri prodotti loro in futuro con la stessa probabilità e la stessa attenzione di consumatore (spero) consapevole con cui lo faccio per altre marche.

Dico questo perché personalmente ho trovato sempre sciocco il fanatismo dei fan Apple, che hanno santificato e glorificato ogni apparizione di Jobs o che si facevano seghe sui loro prodotti. E badate, la mia non è una posizione anti-Apple o anti-Jobs, tutt'altro.
Senza essere irrispettoso della persona morta, è solo una riflessione rivolta non tanto a Jobs ma chi lo santificava in vita affidandosi ad un marchio come un credente a Cristo. Quella di Jobs è sicuramente una grande perdita e speravo che questo giorno sarebbe arrivato molto più in là. Purtroppo le sue condizioni erano davvero critiche. R.I.P.
Spero, inoltre, che la Apple sappia proseguire per la sua strada anche senza il suo mentore.

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