sabato, ottobre 15, 2005

Conigli, lottatori ed un pugno di buon cioccolato!

Se dopo aver visto il film di Burton non vi siete fiondati su un barattolone di Nutella, allora c'è qualcosa in voi che non va... Forse è colpa di quella maledetta dieta che da anni avete intenzione di iniziare? Vabbè, ma una visitina al seguente link non vi farà certo male (http://digilander.libero.it/ombrerossetk/frabbricadicioccolatospeciale.htm).
Che ne dite poi di accompagnare un pezzettino di cioccolato con un bel fumetto come Pinky di Mattioli (http://www.comicus.it/view.php?section=recensioni&id=233) o Cestus di Wazarai (http://www.comicus.it/view.php?section=recensioni&id=232) ?
Buona lettura :)

I fantastici quattro: la mia recensione

Campione d’incassi in America, arriva finalmente in Italia il film dei Fantastici Quattro diretto da Tim Story. La pellicola narra le gesta del quartetto composto da Reed Richards (Mister Fantastic), Susan Storm (la Donna invisibile), Jhonny Storm (la Torcia umana), Ben Grimm (la Cosa), e del loro futuro nemico Victor Von Doom, che partiti per lo spazio assistono inermi alla mutazione del loro dna a causa dell’esposizione ai raggi cosmici.

Nata nel 1961 dalla penna di Stan Lee e dalla matita di Jack Kirby, Fantastic Four è una delle serie Marvel più longeve ed una delle più amate, inevitabile, quindi, una loro trasposizione cinematografica visto il successo di pubblico ottenuto dai film incentrati sui supereroi. Purtroppo come già capitato ad altri titoli (ad esempio Daredevil) la pellicola non riesce ad esprimere la profondità dei personaggi, come avviene nel fumetto, per puntare tutto sulla spettacolarità. Per quanto quest'ultimi godano di personalità forti e profonde, nel film non sembrano altro che macchiette.

Non c’è il dramma della trasformazione, o meglio è presente ma mal trattato. Il film sembra quasi una commedia Hollywoodiana o, peggio ancora, il solito blockbuster. Ma l’aspetto di per se negativo di non prendere tutto sul serio, che rende irreale e sciocco il tutto, non rende il film presuntuoso come altri del genere e per questo non attira l’antipatia del fan.

Certo c’è la rabbia di aver sprecato un occasione d’oro per poter realizzare un ottimo prodotto su un ottimo fumetto, ma nonostante la sua mediocrità, il film risulta almeno piacevole. Gli attori semi-celebri, (non è presente nessun grosso calibro hollywoodiano), guidati dalla mediocre regia di Story, inscenano bene i personaggi di carta.

Fa rabbia pensare che questo film getta fango sul mondo del fumetto che già gode di una pessima fama da parte dell’opinione pubblica, costretta inoltre, a leggere recensioni negative di giornalisti incompetenti che non avendo mai letto un fumetto inseriscono nei loro articoli errori clamorosi che insultano i lettori e la loro intelligenza.

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