martedì, settembre 16, 2008

Due segnalazioni veloci, fra Tarzan e lievi imperfezioni...

Nel numero 161 della storica Fumo di China (se vi sbrigate potete trovarla ancora in edicola) è possibile leggere un mio articolo dal titolo: Il ritorno dell'uomo scimmia - Il Tarzan di Foster riproposto in edicola dalla Planeta.
Ovviamente l'argomento è proprio quello storico Tarzan disegnato da Hal Foster che tanto ha influito sulla storia del fumetto.
Visto che il numero è uscito da un bel po', se non doveste più trovarlo, rivolgetevi ad una qualsiasi fumetteria.

Eccone un breve estratto:

"Musica, radio, cinema, fumetti e riviste pulp riuscivano a sostenere il morale di un Paese a pezzi. Gli eroi di carta non erano più semplici figure, ma veri e propri sostenitori dell'America.
Mai il fumetto è stato così popolare e diffuso negli States come nel periodo che va dagli anni '30 agli anni '50.
Tutti leggevano fumetti. I disoccupati in cerca di lavoro intrattenevano le proprie giornate leggendo riviste a basso costo e supplementi dei quotidiani.

Harold Rudolf Foster per primo si cimenta con Tarzan nell'adattamento in strip del romanzo "Tarzan delle scimmie". La scelta di proporre una strip d'avventura fu un azzardo riuscito. Terminato il lavoro, Foster abbandonò il mondo del fumetto dedicandosi ad altro. Il successo delle strip permise la realizzazione di avventure inedite a fumetti del personaggio e alla pubblicazione di tavole domenicali.

Rex Maxon, artefice delle prime 28 tavole, si dimostrò inadatto al ruolo e venne sostituito da Foster che iniziò il ciclo di avventure attualmente riproposto dalla Planeta DeAgostini."

Se volete, invece, un ottimo fumetto da leggere, vi consiglio Una lieve imperfezione di Adrian Tomine, uscito per la Rizzoli/Bur. Potete trovare la mia recensione, scritta qualche mese fa, su Comicus.

Eccone un breve estratto:

"Ben Tanaka, protagonista del racconto, è un trentenne di origine asiatica cinico e presuntuoso. Il suo stesso carattere ed il suo modo d'essere sono il ribaltamento della classica figura romanzata che tenta di riscattare il più possibile le proprie origini. Ben, succube di una mistificazione di massa che inculca modelli stereotipati, sogna di avere una ragazza occidentale e considera la sua attuale fidanzata, Miko, quasi un ripiego obbligato.
(...)
L'autore gioca saggiamente con una serie di stereotipi, dichiarati dagli stessi protagonisti, e li ribalta mettendo in scena un protagonista che non è vittima di discriminazione ma, al contrario, è colui che discrimina."

Buona lettura!

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