mercoledì, dicembre 14, 2011

Addio Perogatt, un saluto a Carlo Peroni

È stato con immenso dispiacere che ieri ho scritto su Comicus la notizia della morte di Carlo Peroni.
È stato un autore di fumetti che ho sempre amato. Il suo tratto inconfondibile e la sua vena umoristica mi hanno regalato tanti momenti di felicità. Ricordo con grande affetto le vignette di Nostradamus Junior quando compravo regolarmente il Giornalino. 

Qualche anno fa lo contattati ed era amareggiato alla mostra di Milano dedicata al Corriere dei Piccoli si erano completamente scordati di lui.
Tra l'altro, mi confidò che non aveva diritto ad alcuna pensione, quindi continuava a lavorare anche per questo, ma era felice perché fare fumetti lo manteneva giovane.
Ricordo quando qualche annetto fa gli dedicarono un fascicolo allegato al Giornalino ma con le storie dei Flinstones. Non ne era entusiasta perché scelsero storie disegnate da lui, ma non con personaggi suoi.

Tra l'altro, nonostante la sua età, lo stile con cui disegnava quelle storie era freschissimo, cosa davvero rara.
Spero che il Giornalino sappia farsi perdonare.
Anzi, stasera mi leggo quel fascicolo.

E, a proposito di cose tristi, ecco un suo post in cui racconta come ideò Calimero (e come gli fu "fregato").

Perogatt era un artigiano instancabile, che non ha risentito del peso degli anni e che ha contribuito alla storia del nostro fumetto con migliaia e migliaia di tavole fantastiche. E ha rallegrato i cuori non sono dei lettori italiani perché il suo successo e i suoi personaggi andavano oltre i confini nazionali.

Sono amareggiato anche per un'intervista che, purtroppo, non ho mai fatto. Addio, "Perogatt", ci mancherai.

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