martedì, maggio 11, 2010

Cassidy 1, L'ultimo Blues: recensione

L'ottava miniserie della "nuova era" Bonnelli, la seconda ad opera di Pasquale Ruju, si presenta ai lettori con la bella copertina di Alessandro Poli (già all'opera su Demian). Cassidy è un criminale a cui la morte, un cieco blues-man, concede una seconda possibilità e 18 mesi per "sistemare le cose". A quali danni deve riparare il protagonista, lo scopriremo nei prossimi 18 numeri.

Il personaggio duro e tosto, rifacimento a figure televisive e cinematografiche degli anni '70 (a cui la serie si ispira), si allontana dagli eroi e dagli anti-eroi bonelliani e interpreta il suo ruolo di cattivo con una certa naturalezza grazie alle belle tavole di Maurizio Di Vincenzo che danno man forte alla sceneggiatura agile e scorrevole di Ruju.
Forse fin troppo agile e scorrevole ed infatti si nota una decompressione notevole che, considerando la durata della serie, non è un buon segnale.

Pur condito di cliché e un tasso di originalità poco elevato, l'albo si rileva piacevole e c'è la curiosità di proseguire nella lettura. Saranno proprio i prossimi numeri due/tre a stabilire la bontà della miniserie, alzando o abbassando in maniera decisiva l'interesse del lettore verso la nuova proposta Bonelli. Staremo a vedere.

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