giovedì, novembre 04, 2010

Tex 600

In giro, una battuta vuole che ogni giorno un lettore di Tex muoia e, quando anche l'ultimo sarà morto, non rimarrà più nessuno a leggerlo.
Il senso della battuta è chiaro: per i detrattori Tex è una testata con poco ricambio generazionale, molto amata dagli ultra-quarantenni e poco dai giovani. Ovviamente, si fa riferimento anche alla testata in sé giudicata troppo classica da chi generalmente non la segue.
Ovviamente, il tutto fa parte di un pregiudizio (che su alcuni punti è anche veritiero) sul vecchio "Aquila della Notte". 
Il pregiudizio maggiore è proprio nel considerare Tex un personaggio alla frutta, cosa errata. 

Personalmente ho iniziato a seguire con una certa regolarità il personaggio da qualche annetto. Con l'addio di Claudio Nizzi, sulla testata attualmente abbiamo sceneggiatori del calibro di Mauro Boselli, Tito Faraci e Gianfranco Manfredi. Seppur con caratteristiche molto differenti, dovute al loro modo di scrivere, il lavoro di questi autori sulla serie è eccellente rendendo, a sorpresa per chi ben si guarda dal leggerne le gesta, Tex una delle migliori, se non la migliore in assoluto, testata a fumetti in Italia. Tralasciando anche che è la serie a fumetti più venduta in assoluto con le sue 300.000 copie al mese per il solo inedito. Una cifra da capogiro che non tiene conto delle numerose ristampe (e dell'incredibile successo della collana a colori allegata a Repubblica e L'Espresso).
E non cito i numerosi disegnatori che ci lavorano, il top della casa editrice milanese.

Boselli, fra gli sceneggiatori, è il veterano e l'autore principale. Le sue storie, anche se un po' verbose, sono sempre curatissime, ben congegnate e appassionanti.
Certo, "I Demoni del Nord", titolo della storia dell'albo numero 600, non è altro che normale amministrazione. Un numero poco celebrativo se non nel colore delle belle tavole di Giovanni Ticci.
Però quel 600 che campeggia sullo sfondo bianco della copertina di Claudio Villa è monumentale e tanto basta.
E se Tex ha o meno un ricambio generazionale, sarà il tempo a dirlo. E finora ha dato ragione al ranger.

Fra due giorni esce "I giustizieri di Vegas" scritto sempre da Boselli e disegnato da uno dei miei disegnatori preferiti: Corrado Mastantuono. Solo questo ne obbliga l'acquisto. Nel frattempo, potete rileggervi questa intervista che ho realizzato a Mauro Boselli un annetto e mezzo fa circa.

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